Come riconoscere un servizio serio di cartomanzia

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Come riconoscere un servizio serio di cartomanzia

Riuscire a riconoscere un servizio serio di cartomanzia è una necessità per tutti coloro che decidono di affidarsi ai tarocchi. Ma come si fa a capire se le persone con cui si interagisce sono serie o meno? Certo, non è così facile, specialmente se si tratta delle prime volte in cui ci si serve della cartomanzia: ma occorre prestare attenzione al modo di porsi e alla sensibilità che viene dimostrata dagli interlocutori. Ognuno di noi si ritrova, nel corso della propria vita, ad affrontare dei momenti di crisi o comunque delle situazioni di difficoltà, ed è più che legittimo cercare un aiuto nelle carte. A patto, però, che queste vengano lette e interpretate da chi sa come farlo.

Attenzione ai raggiri 

Purtroppo il rischio di subire un raggiro è sempre dietro l’angolo. Ma questo non vuol certo dire che la cartomanzia sia poco seria o da accantonare: d’altro canto perfino alcune banche hanno truffato i propri clienti, ma non è che abbiamo smesso di mettere in banca i nostri risparmi. Stabilire se le persone con cui interagiamo sono sincere o meno è il passo da compiere se si vuol riconoscere la qualità di un servizio di cartomanzia. Ma non è semplice, proprio perché in molte occasioni si cerca l’aiuto dei tarocchi quando ci si trova in una condizione di debolezza, se non addirittura di disperazione, e quindi si è disposti ad accettare e accogliere tutto ciò che viene detto.

Guida all’affidabilità di un servizio serio di cartomanzia

Che cosa si può fare, allora, per intravedere la serietà di un cartomante generoso e pronto a mettere la propria esperienza al servizio di chi ne ha bisogno? Di certo si deve prestare attenzione alla questione economica: può sembrare fin troppo prosaico pensare ai soldi quando si parla di tarocchi e di doti da sensitivo, ma è anche da questi particolari che si giudica la qualità di una persona. Inoltre, è bene valutare il modo in cui si dispiega e si sviluppa la conversazione nel corso del tempo.

Il dialogo

Il dialogo è la chiave di volta di ogni consulto: quello tra il cartomante e il consultante non deve essere un rapporto come quello tra il maestro e lo studente, in cui solo uno insegna e solo l’altro apprende. Viceversa, l’interazione deve essere costante. Ecco spiegato il motivo per il quale se ci si sente intimiditi da un sensitivo forse è il caso di mettersi in cerca di un altro. In tanti possono avere delle competenze, ma sono in pochi quelli che sanno usarle e metterle a disposizione degli altri.

L’ascolto

È evidente, a questo punto, che per rendere fruttuoso il dialogo c’è bisogno anche dell’ascolto. Un abile cartomante non si limita a riconoscere i significati dei tarocchi che vengono estratti, perché quello possono farlo in tanti; viceversa, sa cogliere le esigenze e le aspettative della persona con cui sta parlando, sia che si tratti di una conversazione solo telefonica, sia che si tratti di un incontro che avviene faccia a faccia.

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